In questa sezione trovi esercizi svolti sulle derivate.
Il sito è ancora in costruzione, quindi se gli esercizi non ci sono e/o sono pochi abbi un po' di pazienza.
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Esercizio 1

Difficoltà:
#chain #rule

Calcola la derivata della seguente funzione y = x^3(4-x^2)^2

Soluzione

Come prima cosa notiamo che la funzione è data dal prodotto di due funzioni: x^3 e (4-x^2)^2. Ricordiamo la regola per la derivata di un prodotto

Date due funzioni f(x) e g(x), la derivata (che io indico con il simbolo D oppure ' ) del prodotto è data da

D(f(x)\cdot g(x)) = D(f(x))\cdot g(x) + f(x) \cdot D(g(x))

Il primo step è quindi

D(y) = y' = D(x^3)\cdot (4-x^2)^2 + x^3 \cdot D((4-x^2)^2)

Calcolo singolarmente le derivate in questione.

La prima derivata da calcolare è D(x^3). Questa è una delle derivate "immediate" per cui esiste una formula diretta per calcolarle. Ricordiamo qual è.

La derivata di x^n con n \in \mathbb{R} è

D(x^n) = n \cdot x^{n-1}

Nel nostro caso n=3, quindi

D(x^3) = 3x^2

La seconda derivata da calcolare è D((4-x^2)^2). Questa è una derivata composta: la funzione più "esterna" è l’elevamento al quadrato, mentre quella più interna è 4-x^2. Ricordiamo anche qui la formula.

La derivata della composizione di due funzioni f(x) e g(x) è data da

D(f(g(x))) = f^{'}(g(x)) \cdot g^{'}(x)

Nel nostro caso f(x) = x^2 mentre g(x) = 4-x^2. Infatti, con queste definizioni, la composizione è

f(g(x)) = (4-x^2)^2


MEMO: Ricordiamo un attimo come funziona la composizione di funzioni. f(g(x)) significa che devo calcolare f non in x ma in g(x), ossia al posto della x nella definizione di f devo sostituire la definizione di g(x). Nell’esempio precedente f(x) = x^2 significa che f calcolata in x è uguale a x al quadrato. Se al posto di x metto g(x) risulta: f calcolata in g(x) è uguale a g(x) al quadrato, ossia f(g(x)) = (g(x))^2. Se g(x) = 4-x^2, avrò quindi

f(g(x)) = (4-x^2)^2


Per applicare la formula della derivata composta dobbiamo quindi calcolare la derivata di f (e poi calcolarla in g(x)) e la derivata di g.

Dato che f(x) = x^2, la derivata è come la prima che abbiamo calcolato:

D(f(x)) = f^{'}(x) = D(x^2) = 2x

Calcoliamola subito in g(x):

f^{'}(g(x)) = 2(g(x)) = 2(4-x^2)

Per la derivata di g invece dobbiamo usare la formula per la somma/differenza di funzioni, dato che g è definita come la differenza fra 4 e x^2.

La derivata di una somma/differenza è la somma/differenza delle derivate.

D(A(x)\pm B(x)) = D(A(x)) \pm D(B(x))

Nel nostro caso,

D(g(x)) = D(4-x^2 ) = D(4) - D(x^2)

Ricordandosi che la derivata delle costanti è sempre zero, si ha

D(4) - D(x^2) = 0 - 2x = -2x

La derivata composta è quindi

D(f(g(x))) = 2(4-x^2)\cdot(-2x)

Ora basta solo mettere di nuovo assieme tutti i pezzi:

\begin{align*}
D(y) & = y' \\
& = D(x^3)\cdot (4-x^2)^2 + x^3 \cdot D((4-x^2)^2) \\
& = 3x^2 \cdot (4-x^2)^2 + x^3 \cdot 2(4-x^2)(-2x) \\
& = 3x^2(4-x^2)^2 - 4x^4(4-x^2)
\end{align*}

Ufficialmente la derivata è finita qui. Ora si tratta solo di rendere un po’ più ordinata quell’espressione. Raccogliamo a fattor comune x^2(4-x^2) e otteniamo

\begin{align*}
y^{'} & = x^2(4-x^2) \cdot (3(4-x^2)-4x^2) \\
& = x^2(4-x^2) \cdot (12-3x^2-4x^2) \\
& = x^2(4-x^2)(12-7x^2)
\end{align*}

Esercizio 2

Difficoltà:
#definizione #derivata

Calcola la derivata della seguente funzione nel punto c indicato a fianco, applicando la definizione di derivata

f(x) = \frac{x^2-1}{2-x} \qquad c = 1

Soluzione

Come prima cosa ricordiamo la definizione di derivata. Data una funzione y = f(x) si chiama derivata della funzione f nel punto c il limite, se esiste ed è finito, per h che tende a zero, del rapporto incrementale relativo a c: si indica con f^{'}(c) e vale

f^{'}(c) = \lim_{h \rightarrow 0} \underbrace{\frac{f(c+h)-f(c)}{h}}_{\text{rapporto incrementale}}

Applicando questa definizione al nostro caso, otteniamo che la derivata di f in c=1 è

\begin{align*}
f^{'}(1) & = \lim_{h\rightarrow 0} \frac{f(1+h)-f(1)}{h}
\end{align*}

Calcoliamo separatamente f(1+h) e f(1).

\begin{align*}
f(1) & = \frac{(1)^2-1}{2-(1)} \\
& = \frac{1-1}{1} = 0 \\
f(1+h) & = \frac{(1+h)^2-1}{2-(1+h)} \\
& = \frac{1+h^2+2h-1}{2-1-h} \\
& = \frac{h^2+2h}{1-h}
\end{align*}

Quindi

\begin{align*}
f^{'}(1) & = \lim_{h\rightarrow 0} \frac{f(1+h)-f(1)}{h} \\
& = \lim_{h\rightarrow 0} \frac{\frac{h^2+2h}{1-h}-0}{h} \\
& = \lim_{h\rightarrow 0} \frac{\frac{h^2+2h}{1-h}}{h} \\ 
& = \lim_{h\rightarrow 0} \frac{h^2+2h}{1-h} \cdot \frac{1}{h} \\
& = \lim_{h\rightarrow 0} \frac{h^2+2h}{h(1-h)} \\
& = \lim_{h\rightarrow 0} \frac{h(h+2)}{h(1-h)} \\
& = \lim_{h\rightarrow 0} \frac{h+2}{1-h} \\
& = 2
\end{align*}

Esercizio 3

Difficoltà:
#rolle

Data la seguente funzione, verifica se nell’intervallo indicato a fianco valgono le ipotesi del teorema di Rolle e trova il punto (o i punti) la cui esistenza è assicurata dal teorema:

f(x) = 4x^2-2x \qquad [-1,3]

Soluzione

Come prima cosa ricordiamo l’enunciato del teorema di Rolle:

Data una funzione f(x) definita in un intervallo limitato e chiuso [a,b] con le seguenti proprietà:

  • f(x) è continua in [a,b],
  • f(x) è derivabile in (a,b),
  • f(a) = f(b),

allora esiste almeno un punto c, interno all’intervallo, per il quale risulta f^{'}(c) = 0.

Per capire se questo teorema è applicabile nel nostro caso, dobbiamo andare a vedere se le tre ipotesi sono vere per la f(x) che abbiamo.

Prima cosa da verificare: f(x) continua in [-1,3]

Dato che f(x) è una funzione polinomiale ( di fatto è una parabola essendo un polinomio di secondo grado), essa è continua su tutto \mathbb{R}. In particolare, quindi, è continua in [-1,3].

Seconda cosa da verificare: f(x) derivabile in [-1,3]

Per lo stesso motivo del punto precedente, dato che f(x) è una funzione polinomiale, essa è derivabile in tutta \mathbb{R}. In particolare, è derivabile in (-1,3).

MEMO: In generale una funzione polinomiale è una funzione del tipo

f(x) = a_nx^n + a_{n-1}x^{n-1} + \cdots + a_2x^2 + a_1x + a_0

dove a_0,\dots, a_n sono numeri reali. Fra le varie proprietà delle funzioni polinomiali, c’è in particolare il fatto che una funzione polinomiale è continua su tutto \mathbb{R} e derivabile su tutto \mathbb{R}.

Terza cosa da verificare: f(-1) = f(3)

Calcoliamo le due quantità separatamente:

\begin{align*}
f(-1) & = 4\cdot (-1)^2-2\cdot(-1) \\
& = 4\cdot (1)+2 \\
& = 6 \\
f(3) & = 4\cdot (3)^2-2\cdot (3) \\
& = 4\cdot (9)-6 \\
& = 30 
\end{align*}

Vediamo quindi che f(-1) non è uguale a f(3): f(-1) \neq f(3).

Venendo meno questa ipotesi del teorema, esso non è applicabile. Ricordo infatti che per poter applicare un teorema devono essere valide TUTTE le ipotesi.

Esercizio 4

Difficoltà:
#lagrange

Data la seguente funzione, verifica se nell’intervallo indicato a fianco valgono le ipotesi del teorema di Lagrange e trova il punto (o i punti) la cui esistenza è assicurata dal teorema:

f(x) = |x^2-1| \qquad [2,3]

Soluzione

Come prima cosa ricordiamo l’enunciato del teorema di Lagrange:

Se una funzione f(x) è:

  • continua in un intervallo limitato e chiuso [a,b],
  • derivabile in ogni punto interno a esso,

allora esiste almeno un punto c, interno all’intervallo, per cui vale la relazione

f^{'}(c) = \frac{f(b)-f(a)}{b-a}

Per capire se questo teorema è applicabile nel nostro caso, dobbiamo andare a vedere se le due ipotesi sono vere per la f(x) che abbiamo.

Prima cosa da verificare: f(x) continua in [2,3]

Ricordiamo che il valore assoluto è una funzione continua: se l’argomento del valore assoluto è continuo, allora lo è anche il valore assoluto. Tradotto nel nostro caso: se x^2-1 è una funzione continua, allora anche |x^2-1| è una funzione continua. La funzione x^2-1 è una funzione polinomiale (in particolare è una parabola essendo di secondo grado), quindi è continua su tutto \mathbb{R}. Essendo continua su tutto \mathbb{R}, in particolare lo è su [2,3]. Quindi anche |x^2-1| è continua su [2,3] e la prima ipotesi è verificata.

Seconda cosa da verificare: f(x) derivabile in (2,3)

Ricordiamo che il valore assoluto non è derivabile solo nei punti in cui il suo argomento si annulla. Nel nostro caso quindi, la funzione non è derivabile nei punti x tali che

x^2-1 = 0

Risolvendo quest’equazione abbiamo

\begin{align*}
x^2-1 & = 0 \\
x^2 & = 1 \\
x & = \pm 1
\end{align*}

La funzione quindi non è derivabile in x=-1 e x=1. Lo è in tutti gli altri punti.

A noi interessa che sia derivabile nell’intervallo (2,3): poichè in questo intervallo non è compreso nè x=-1x=1, la funzione in questo intervallo è derivabile. Quindi, è soddisfatta anche la seconda ipotesi del teorema.

Posso quindi applicare il teorema: esso mi dice che esiste un punto c tale che

f^{'}(c) = \frac{f(3)-f(2)}{3-2}

A destra dell’uguaglianza ottengo:

\begin{align*}
f(2) & = |(2)^2-1| \\
& = |4-1| \\
& = |3| \\
& = 3 \\
f(3) & = |(3)^2-1| \\
& = |9-1| \\
& = |8| \\
& = 8 
\end{align*}

Quindi

\frac{f(3)-f(2)}{3-2} = \frac{8-3}{1} = 5

A sinistra dell’uguale invece, prima di calcolare la derivata noto che, usando la definizione di valore assoluto ho

\begin{align*}
f(x) = |x^2-1| & = \begin{cases}
x^2-1 & \text{se} \; x^2-1 \geq 0 \\
-x^2+1 & \text{se} \; x^2-1 < 0
\end{cases} \\
& = \begin{cases}
x^2-1 & \text{se} \; x \leq -1 \cup x \geq 1\\
-x^2+1 & \text{se} \; -1 < x < 1
\end{cases} \\
\end{align*}

Poichè stiamo considerando l’intervallo [2,3], siamo nel primo caso della funzione (ossia negli x \geq 1), ossia f(x) = x^2-1. Quello che voglio dire è che, nell’intervallo [2,3] la funzione è f(x) = x^2-1. Dobbiamo quindi calcolare la derivata di questa funzione.

f^{'}(x) = D(x^2-1) = 2x

Quindi, la derivata calcolata in x=c è

f^{'}(c) = 2c

Mettendo insieme tutti i pezzi, ho quindi che

\begin{align*}
f^{'}(c) & = \frac{f(3)-f(2)}{3-2} \\
2c & = 5 \\
\frac{2c}{2} & = \frac{5}{2} \\
c & = \frac{5}{2}
\end{align*}

Il punto c che il teorema mi assicura esistere è quindi

c = \frac{5}{2}